Risguardo di copertina
giallo su giallo, di gianni mura, è il primo romanzo scritto dallinviato di repubblica ed è un giallo ambientato sulle strade di quel tour de france a lui ben note in anni e anni di scarpinate dietro alle ruote dei grandi del ciclismo (da indurain ad armstrong). una storia poliziesca ma non solo, in cui mura si lascia andare a tutte le sue passioni: i vini, la buona gastronomia, la poesia francese, le carte, andare a funghi, fare anagrammi. e i gialli di maigret. in questo tour anomalo, subito insanguinato dallomicidio di una giovane prostituta che voleva adescare un cronista (gianni, come lautore), sarà un commissario francese a condurre le indagini: lintroverso e astuto monsieur jules r. magrite. dopo il primo cadavere e lingiusta imputazione a carico del giornalista, i lettori si imbatteranno in una lunga scia di assassinii sospetti: nel bagno di un elegante ristorante viene ucciso dédé, il cronista francese caro a tutti gli amici del tour. e dopo una cena a tolosa in onore di dédé - la grande notte del cassoulet - prendono corpo i primi veri sospetti. bisogna attendere però altre morti innocenti e un appuntamento parigino al cimitero di père-lachaise perché il tour possa lavare via il sangue dalle sue strade e perché magrite riesca a svelare il fitto mistero. un romanzo originale, che esaspera il gioco fra realtà e finzione mescolando nomi reali e nomi fittizi del ciclismo mondiale e disegnando due affascinanti figure maschili, per molti aspetti complementari: un reporter edonista legato a leggende ciclistiche, a canzoni raffinate alla paolo conte, al rito della tavola, e un commissario anomalo, così letterariamente perfetto da fondere nel nome lombra del commissario maigret e le ombre del pittore surrealista magritte. e, sullo sfondo, la banda dei giornalisti internazionali, qui descritta come una carovana di uomini sensibili alle belle donne che quando può mangia bene (e beve meglio), e si industria con passione e stile a ricreare per i lettori il clima delle tappe, gettando il suo sguardo umano sulla quotidianità bizzarra di una delle manifestazioni sportive più fascinosamente epiche.