Risguardo di copertina
"le incantatrici" costituiscono un mosaico di donne dalla vita sbrigliata, dal fascino irresistibile e dal talento abbagliante, ma nel contempo anche una sorta di capsula del tempo dove incontrare circe, la maga dagli occhi di topazio, o ildegarda di bingen, la mistica femminista del medioevo, madame de pompadour, arguta e smodatamente ambiziosa, la bella otero che stregò la belle époque, o l'inarrivabile colette, dalla penna audace e dall'esistenza spavalda, e poi lola montez e wallis simpson, che costarono il trono a due sovrani. si può fare la conoscenza di lou von salomé e alma mahler, algide incendiarie e intellettuali sublimi che portarono alla follia amorosa i più grandi artisti della loro epoca, così come della diabolica contessa tarnowska, dalla vita costellata di cadaveri eccellenti; ma ci si può imbattere anche in camille claudel, zelda sayre fitzgerald e billie holiday, creature dall'anima smerigliata e la mente abitata dalle ombre, o in figure affascinanti quali agatha christie, mata hari, marlene dietrich, eva kant, che fecero del mistero la loro fortuna e la loro dannazione. e tra le pagine ecco materializzarsi i voluttuosi e scultorei dipinti di tamara de lempicka e le atmosfere eccitanti e trasgressive della parigi lesbo-chic del primo novecento, a cui fanno da controcanto il mondo ovattato e sognante di liala e da contrappunto le esistenze luccicanti e dissipate di rita hayworth, ava gardner e liz taylor.