Autore selezionato: NAPOLEONI LORETTA

In questa pagina vengono riportate tutte le opere, presenti nel nostro catalogo, di NAPOLEONI LORETTA.

ECONOMIA CANAGLIA

Genere: ECONOMIA

Formato: DAISY

Livello di lettura: PRIMO LIVELLO

Risguardo di copertina

i consumatori vivono oggi in un mondo virtuale idilliaco costruito dai media. intrappolati in una fitta ragnatela di chimere economiche e politiche, i cittadini ne sono spesso (e inconsapevolmente) parte integrante. ma la realtà economica globale è un pianeta che muta con sconcertante intensità e rapidità. a gestirlo è l'economia canaglia, una forza indomabile in mano a nuove generazioni di spregiudicati uomini d'affari, imprenditori e finanzieri. i cittadini alimentano un subdolo meccanismo che li danneggia. ma tutto ciò è già successo. attraverso esempi concreti, loretta napoleoni descrive l'avvento e la diffusione dell'economia canaglia, invitandoci ad aprire gli occhi e a conoscere veramente il mondo in cui viviamo: dalla caduta del muro di berlino, attraverso gli anni novanta, la rivoluzione cibernetica, il diffondersi della pirateria fino alla tragedia delle torri gemelle e alla costruzione dell'impero economico cinese e di quello finanziario islamico.

MERCANTI DI UOMINI

Genere: POLITICA

Formato: DAISY

Livello di lettura: PRIMO LIVELLO

Risguardo di copertina

e` un business sofisticato quello che ogni giorno fa approdare migliaia di rifugiati sulle nostre coste. chi lo controlla? una nuova categoria di criminali, nata dalle disastrose risposte occidentali alla tragedia dell’11 settembre e dal collasso economico e politico di molti stati-chiave in africa e medioriente. tutto e` cominciato con il traffico di cocaina, trasportata dalla colombia in europa lungo le rotte transahariane. le stesse rotte sono servite per far perdere le tracce di decine di ostaggi occidentali, rapiti per finanziare gruppi terroristici e bande criminali, dopo la destabilizzazione della siria e dell’iraq e l’ascesa dell’isis. oggi su quelle piste viaggia un’altra merce: esseri umani, a milioni, in fuga da guerre e poverta` verso un occidente che credono piu` accogliente e piu` ricco di quanto non sia. un commercio che costa migliaia di vite, e che vale miliardi. in una ricostruzione che si avvale di interviste esclusive a negoziatori, membri dei servizi segreti, esperti del contrasto al terrorismo e alla pirateria, ex ostaggi e molti altri, loretta napoleoni ci porta nel mondo complesso dei mercanti di uomini, spiegando come le vite umane vengono “valutate” in termini economici e come alcune scellerate politiche occidentali alimentino tanto il mercato dei riscatti quanto il traffico dei clandestini. proprio il circolo vizioso tra economia ufficiale ed economia canaglia, che rischia di portare l’europa alla rovina ma che arricchisce molti, sta producendo uno tsunami di migranti e un’escalation di incertezza che lascia spazio ai populismi, a fenomeni come la brexit o l’ascesa di trump negli usa. l’occidente riuscira` a sopravvivere al rovinoso fallimento della globalizzazione?

SUL FILO DI LANA

Genere: ECONOMIA DOMESTICA

Formato: DAISY

Livello di lettura: PRIMO LIVELLO

Risguardo di copertina

il lavoro a maglia è una metafora perfetta, non solo per parlare di ricordi personali, vicende sentimentali e aneddoti familiari, ma anche, ampliando la prospettiva, per raccontare meccanismi globali economici e politici. ce lo dimostra loretta napoleoni in questo libro che tratta di sociologia e di politica, ma è anche un doloroso viaggio alla scoperta di sé, dei propri limiti e delle proprie risorse. un libro dotato di un magnetismo vitale che passa dal personale al generale in un poliedrico gioco di emozioni e informazioni. il viaggio della maglia ha inizio tra il 6000 e il 4000 a.c., quando i nostri progenitori avevano messo a punto un metodo rudimentale per creare degli indumenti e ripararsi così dalle intemperie, e prosegue attraverso il medioevo e il rinascimento con le corporazioni di lavoratori dell'arte della lana e il successo in tutta europa dei filati e tessuti italiani. passa per la rivoluzione francese, con le sue tricoteuses che sferruzzavano sedute davanti alla ghigliottina, e per quella americana cui hanno contribuito le pioniere, le famose «api che sferruzzano», per arrivare alla grande guerra, quando gli indumenti di lana fatti a mano da chi stava a casa hanno contribuito a tener caldi i soldati in trincea, e alla seconda guerra mondiale, quando le spie-magliaie si sono servite della maglia come di un codice segreto per inviare messaggi che non dovevano essere intercettati. dopo un periodo di stasi, il lavoro a maglia è poi tornato alla ribalta negli anni sessanta con il movimento hippie, diventando uno strumento di rifiuto dell'omologazione e del consumismo imposti dal «sistema». in anni recenti le neuroscienze hanno scoperto che i tessuti fatti ai ferri sono ottimi per rappresentare concetti della fisica d'avanguardia difficili da ricreare con altri materiali, ma anche che lavorare a maglia ha sulla mente e sul fisico gli stessi effetti terapeutici calmanti e rilassanti dello yoga e della meditazione. e il movimento femminista ha infine smesso di considerare quest'attività un simbolo della sottomissione femminile, ma l'ha anzi rivalutata tramutandola in un segno di liberazione dagli stereotipi di genere. oggi in tutto il mondo si assiste a fenomeni di mobilitazione spontanei come lo yarn bombing e l' urban knittering , veri e propri gridi di protesta pacifici contro le diseguaglianze di ogni tipo, sociali, razziali e di genere, contro gli aspetti più deleteri della globalizzazione, l'ecodevastazione del nostro pianeta e la dilagante realtà virtuale, nel cui freddo cyberspazio siamo allo stesso tempo strettamente connessi e spaventosamente isolati. siamo disorientati e abbiamo un disperato bisogno di strategie e strumenti per «guarire» la società in cui viviamo. guardando al passato, ci accorgiamo che il lavoro a maglia è sempre stato un leit motiv, un filo conduttore, una sagola che ha permesso all'umanità di attraversare in sicurezza i mari tempestosi delle transizioni epocali. ed è per questo che ancora oggi può aiutarci a intrecciare relazioni in modo più creativo e a ritrovare il bandolo della matassa delle nostre vite.