Risguardo di copertina
il dubbio" è il titolo della rubrica che piero ostellino tiene sul "corriere della sera", nella quale osserva e giudica le vicende italiane e internazionali. in questo libro ha raccolto e rivisto gli articoli più significativi degli ultimi quattro anni, ordinandoli secondo grandi temi: capitalismo e democrazia dopo la fine del comunismo, la storia italiana, i conflitti di coscienza, i nuovi scenari di guerra. il risultato è il diario di una trasformazione incompiuta, e un appello alla rivoluzione liberale. l'analisi delle vicende italiane e internazionali, condotta secondo la prospettiva liberale cara all'autore, dimostra come l'adesione ai valori e ai princìpi del liberalismo, per quanto professata o sbandierata, trovi ancora scarso riscontro nella cultura politica e nei comportamenti politici nazionali, al punto che "non tutti possono ancora dirsi liberali e che per gli stessi liberali c'è ancora molto da fare". molteplici, in questo quadro, i bersagli della sferzante critica di ostellino: dalle spregiudicate speculazioni del "turbocapitalismo", capaci di generare terremoti finanziari ed economici di portata planetaria, alle carenze del sistema informativo italiano, eternamente dibattuto tra ideologia e sensazionalismo; dalla retorica pacifista e antiamericana al giustizialismo populista di certa parte della magistratura italiana; dalle classi dirigenti europee, inclini a procedere verso l'integrazione del continente attraverso un modello centralista e burocratico, analogo a quello che ha condotto alla creazione degli stati nazionali, alla società civile e politica del nostro paese, non sufficientemente laica da mantenere distinte e separate la libertà di coscienza e l'autonomia dello stato dalla precettistica della chiesa. eppure, per quanto incompreso o banalizzato, il liberalismo rimane l'unica via in grado di costruire "un sistema di valori attraverso i quali si sostanzino la libertà e la giustizia, l'equità e il benessere". lontano da ogni categoria ideologica e, sempre, fuori dal coro, piero ostellino mette a nudo i vizi e le contraddizioni della società contemporanea, identificando nella libertà individuale il presupposto indispensabile della democrazia e del progresso civile ed economico.