Risguardo di copertina
pubblicamente annunciato nel 1926 ma edito postumo solo nel 1988, l'"interrogatorio della contessa maria" viene qui riproposto in una nuova edizione filologicamente curata, che restituisce il testo nella sua integrità, conformemente alle intenzioni dell'autore. la storia è ambientata in una firenze primonovecentesca, nel mitico caffè delle giubbe rosse, dove palazzeschi immagina di incontrare un enigmatico personaggio femminile: la contessa maria, instancabile divoratrice di uomini che si pone come rovesciamento di qualunque morale esistente, come sfida al perbenismo borghese e affermazione di una nuova, rivoluzionaria concezione della sessualità. la cronaca dell'amicizia e i dialoghi tra l'autore e la nobildonna formano il tessuto di un'opera dal ritmo incalzante e vertiginoso, che segna il ritorno di un palazzeschi in gran forma: un vero inno alla risata dissacrante, allo sberleffo, allo scandalo.
Risguardo di copertina
novelli don chisciotte e sancio panza, i protagonisti di questo romanzo – il principe filippo di santo stefano, nobile papalino decaduto, e il suo servo checco, ciociaro analfabeta – sono impermeabili all'avanzare dei tempi nuovi. dal giorno di santo stefano del 1942 all'anno santo del 1950 roma attraversa uno dei suoi momenti di transizione più delicati, segnato da una borghesia avida e conformista, cui i due oppongono la serenità di chi resiste finché sarà possibile. palazzeschi, che a roma arriva nel 1941 e vi trascorre gli anni della guerra e dell'occupazione nazista, e poi il periodo della ricostruzione, il boom, fino a morirvi nel 1974, dedica alla città eterna molte poesie, ma l'omaggio più sentito è indubbiamente questo romanzo del 1953, paragonato da arbasino ai «disegni milanesi» dell' adalgisa di carlo emilio gadda.