BELLA CIAO
Genere: STORIA
Formato: DAISY
Livello di lettura: PRIMO LIVELLO
Risguardo di copertina
il 25 aprile chi va in piazza a cantare "bella ciao" è convinto che tutti i partigiani abbiano combattuto per la libertà dell'italia. è un'immagine suggestiva della resistenza, ma non corrisponde alla verità. i comunisti si battevano, e morivano, per un obiettivo inaccettabile da chi lottava per la democrazia. la guerra contro tedeschi e fascisti era soltanto il primo tempo di una rivoluzione destinata a fondare una dittatura popolare, agli ordini dell'unione sovietica. giampaolo pansa racconta come i capi delle garibaldi abbiano tentato di realizzare questo disegno autoritario e in che modo si siano comportati nei confronti di chi non voleva sottomettersi alla loro egemonia. quando si sparava, dire di no ai comunisti richiedeva molto coraggio. il pci era il protagonista assoluto della resistenza. più della metà delle formazioni rispondeva soltanto a comandanti e commissari politici rossi. "bella ciao" ricostruisce il cammino delle bande guidate da luigi longo e da pietro secchia sin dall'agosto 1943, con la partenza dal confino di ventotene. poi le prime azioni terroristiche dei gap, l'omicidio di capi partigiani ostili al pci, il cinismo nel provocare le rappresaglie nemiche, ritenute il passaggio obbligato per allargare l'incendio della guerra civile. la controstoria di pansa svela il lato oscuro della resistenza e la spietatezza di uno scontro tutto interno al fronte antifascista. e riporta alla luce vicende, personaggi e delitti sempre ignorati.
CARTA STRACCIA
Genere: INCHIESTE E INTERVISTE
Formato: DAISY
Livello di lettura: PRIMO LIVELLO
Risguardo di copertina
"carta straccia" non è un pedante trattato sui media. è un libro carogna, un racconto all'arma bianca, sornione e beffardo, pieno di ricordi. mette in scena una quantità di personaggi, tutti attori di una recita alla quale ho partecipato anch'io: l'informazione stampata e televisiva, di volta in volta commedia o tragedia. sono un signore che ha trascorso cinquant'anni nei giornali, lavorando in molte testate con incarichi diversi. che cosa ho capito della mia professione? all'inizio pensavo che avesse la forza di un gigante, in grado di vincere su chiunque. poi ho cambiato opinione: in realtà, il nostro è un potere inutile, serve a poco, non conta quasi nulla rispetto a quello politico, economico e giudiziario. il perché lo spiego in "carta straccia". dopo un'occhiata al passato, la mia prima macchina per scrivere e l'apprendistato ferreo imposto da direttori senza pietà, vi compaiono i capi delle grandi testate di oggi. e i misfatti delle loro truppe. la faziosità politica dilagante. gli errori a raffica. le interviste ruffiane. le vendette tra colleghi. lo schierarsi in due campi contrapposti, divisi da un'ostilità profonda. il centrodestra, dove si affermano maurizio belpietro e vittorio feltri, con le campagne di stampa condotte senza guardare in faccia a nessuno. e il centrosinistra, dominato dalla potenza guerrigliera di ezio mauro e dalle ambizioni politiche di carlo de benedetti, nemici giurati di silvio berlusconi".
CARTE FALSE
Genere: POLITICA
Formato: DAISY/CASSETTA
Livello di lettura: PRIMO LIVELLO
EIA EIA ALALA'
Genere: STORIA
Formato: DAISY
Livello di lettura: PRIMO LIVELLO
Risguardo di copertina
nell'italia del duemila può presentarsi l'avventura autoritaria di un nuovo benito mussolini? anche oggi siamo un paese strozzato da una crisi pesante, con una casta di partiti imbelli e un possibile conflitto tra ceti diversi. sono queste assonanze con gli anni venti del novecento che hanno spinto giampaolo pansa a scrivere "eia eia alalà", un antico grido di vittoria riesumato dallo squadrismo fascista. il racconto inizia con la lotta di classe esplosa tra il 1919 e il 1922, guidata dai socialisti e sconfitta dall'inevitabile reazione della borghesia. il nero nacque dal rosso: l'estremismo violento delle sinistre non poteva che sfociare nella marcia su roma di mussolini, il primo passo di una dittatura ventennale. la ricostruzione di pansa ruota attorno a un personaggio esemplare anche se immaginario: edoardo magni, un agrario padrone di una tenuta tra il monferrato e la lomellina. coraggioso ufficiale nella prima guerra mondiale, finanziatore delle squadre in camicia nera, all'inizio convinto della necessità di una rivoluzione fascista ma via via sempre più disincantato. sino a diventare un sostenitore del leader squadrista dissidente cesare forni, ritenuto da mussolini un nemico da sopprimere. magni è il protagonista di un dramma a metà tra il romanzo e la rievocazione storica, gremito delle tante figure che attorniano il duce, una nomenclatura potente descritta con realismo...
I BUGIARDI
Genere: POLITICA
Formato: DAISY/CASSETTA
Livello di lettura: PRIMO LIVELLO
I CARI ESTINTI
Genere: POLITICA
Formato: DAISY
Livello di lettura: PRIMO LIVELLO
Risguardo di copertina
il primo comunista che ho conosciuto era una comunista. si chiamava elvira, aveva curve maliziose e ballava divinamente il samba all'italiana. per di più s'era invaghita di walter audisio perché lo riteneva il killer di mussolini. andavo per i tredici anni e la sbirciavo nel dancing del pci, vicino al mio caseggiato di ringhiera. dopo l'odalisca rossa, ho fatto molti altri incontri per raccontare da cronista le avventure dei padroni politici della prima repubblica. li ho conosciuti talmente bene che, con l'andar del tempo, sono diventati i miei vicini di scrivania. più li osservavo, più me li vedevo accanto. così oggi mi domando: stavamo meglio quando c'erano la dc, il pci e il psi, oppure adesso, con i carrozzoni personali di questo fosco 2010? lascio la risposta ai lettori dei "cari estinti", un titolo beffardo e un tantino nostalgico. gli estinti sono i potenti che dal 1948 al 1989 hanno guidato l'italia. nel rievocarli, mi sono sentito un viaggiatore che narri la fine di un mondo esplorato per anni. dominato da leader come il pio rumor, l'irriducibile fanfani, l'eterno andreotti, l'enigmatico moro, l'aggressivo de mita, il monacale berlinguer, l'ardimentoso craxi, il tenace almirante, l'ambizioso spadolini. li ho rimessi sulla scena ripercorrendo il loro tempo. il caos delle correnti. l'alterigia dei ras locali. il cancro della mafia. le bombe del terrorismo. il sequestro di aldo moro. il ciclone della loggia p2. la guerra fra comunisti e socialisti."
I FIGLI DELL'AQUILA
Genere: ROMANZO
Formato: DAISY/CASSETTA
Livello di lettura: PRIMO LIVELLO
Risguardo di copertina
sul finire dell'ottobre 2001, una telefonata da padova conduce giampaolo pansa a conoscere una signora quasi ottantenne: alba m., pediatra in pensione. dall'incontro nasce "i figli dell'aquila", la storia di uno dei giovani che, nell'italia dell'autunno 1943, scelsero di combattere nell'esercito della repubblica sociale. erano, appunto, i figli dell'aquila, lo stemma ufficiale della rsi. spesso giovanissimi militanti fascisti, ma anche ragazzi che volevano soltanto difendere la patria dagli invasori e riscattare il disonore dell'8 settembre. scavando nei ricordi di alba, pansa racconta le vicende di bruno a., uno studente di parma scaraventato nel mattatoio della guerra civile. l'autore non smentisce le proprie radici antifasciste, ma cerca di comprendere e di spiegare le ragioni di chi si schierò con la repubblica di mussolini. il risultato è questo libro speciale, che ha il passo del romanzo, ma dove tutto è vero, sino all'ultimo dettaglio. il lettore seguirà, quasi giorno per giorno, il viaggio di bruno dentro il grande incendio italiano. l'arruolamento nella x mas. l'impatto con la guerra vera nelle file del battaglione barbarigo, inviato sul fronte di anzio e di nettuno per contrastare lo sbarco anglo-americano. poi l'addestramento in germania nel campo di grafenwohr. e infine, nell'estate del 1944, il rientro in italia con i fanti di marina - i marò - della divisione san marco. e' in questa unità, attestata fra la riviera ligure di ponente, l'entroterra savonese-alessandrino e le langhe, che bruno vivrà la fase più insanguinata della guerra interna fino all'aprile del 1945. nello stesso paesaggio che fa da sfondo al partigiano johnny di beppe fenoglio, il nostro marò, passo dopo passo, s'inoltra dentro quell'orrore. una spirale di brutalità e di vendette contrapposte, di agguati, di rastrellamenti, di esecuzioni, di torture, di stupri e di rappresaglie, che si prolungherà dopo il 25 aprile con i massacri dei prigionieri fascisti, una resa dei conti capace soltanto di aggiungere barbarie a barbarie. ne "i figli dell'aquila" si muove una folla di volti noti e meno noti: il principe borghese, gli ufficiali del barbarigo, i generali tedeschi della campagna d'italia - da kesselring a vietinghoff -, i comandanti partigiani delle langhe e, naturalmente, hitler, mussolini, graziani, pavolini, ricci, sino alla figura più complessa, l'altro protagonista del libro, il generale amilcare farina, comandante della san marco. ma il personaggio davvero singolare, che emerge da ogni pagina, è alba. una donna di oggi, lontana da qualunque fanatismo, che ha imparato la lezione della storia. e che nella lunga ricerca per scoprire quale sia stata la sorte di quel marò, si è resa conto dell'inutile spietatezza di tutte le guerre civili. accompagnandoci nel passato, la sua voce ci fa rivivere gli slanci, le ansie e la disperazione di una ragazza degli anni quaranta, alle prese con una scelta che non approva e di cui intravede subito l'esito infelice. ma nel rievocare la tragedia di migliaia di giovani italiani che si danno la caccia e si uccidono, alba ci consegna anche un'intensa vicenda d'amore, pudica e ardente, come si usava in altri tempi
I NOSTRI GIORNI PROIBITI (PREMIO BANCARELLA 1997)
Genere: ROMANZO
Formato: DAISY/CASSETTA
Livello di lettura: PRIMO LIVELLO
Risguardo di copertina
(non indicato)
I VINTI NON DIMENTICANO
Genere: STORIA
Formato: DAISY
Livello di lettura: PRIMO LIVELLO
Risguardo di copertina
"quando pubblicai il sangue dei vinti nell'ottobre 2003, venni linciato dalle sinistre. tre anni dopo, nel 2006, per l'uscita di un altro mio lavoro revisionista, la grande bugia, fui aggredito a reggio emilia da una squadra di postcomunisti violenti. perché i nipoti dei trinariciuti dipinti da giovanni guareschi mi inseguivano? i motivi erano soprattutto due. avevo dato voce ai fascisti, obbligati dai vincitori a un lungo silenzio. e avevo posto il problema del pci e del suo obiettivo nella guerra civile: fare dell'italia un paese satellite dell'unione sovietica. oggi l'urss non esiste più, anche il pci è scomparso. eppure le sinistre continuano a non accettare che si parli delle pulsioni autoritarie dei comunisti italiani e del loro legame con mosca. e per sfida che nei vinti non dimenticano ho scritto le pagine che mi ero lasciato alle spalle. l'occupazione jugoslava di trieste, gorizia e fiume, guidata dal servizio segreto di tito, con migliaia di deportati scomparsi nel nulla. la sorte delle donne fasciste, stuprate e poi soppresse. le uccisioni di comandanti partigiani e di politici socialisti e democristiani che si opponevano al predominio comunista. la verità è sempre una chimera. ma non si può cercarla quando si è accecati dalla faziosità politica. nei vinti non dimenticano ho rifiutato ancora una volta la storia inquinata dall'ideologia. questo mi fa sentire un uomo libero, come lo sono i miei lettori." (g. pansa)
IL BAMBINO CHE GUARDAVA LE DONNE
Genere: ROMANZO
Formato: DAISY/CASSETTA
Livello di lettura: PRIMO LIVELLO
IL GLADIO E L'ALLORO
Genere: POLITICA
Formato: DAISY/CASSETTA
Livello di lettura: PRIMO LIVELLO
IL MIO VIAGGIO TRA I VINTI
Genere: STORIA
Formato: DAISY
Livello di lettura: PRIMO LIVELLO
Risguardo di copertina
invece il punto di vista che ho maturato negli anni è del tutto nuovo. come spiego in questo viaggio, compiuto insieme a adele grisendi, tra gli sconfitti dobbiamo collocare anche i bianchi e soprattutto i rossi. hanno perso la vita ribelli delle formazioni non soggette all’egemonia del pci, uccisi da sicari che credevano compagni di lotta e non carnefici. lo stesso è accaduto ad antifascisti cattolici e a socialisti che rifiutavano di sottomettersi ai comunisti. e non accettavano che la resistenza diventasse l’alibi per imporre una dittatura rossa al posto di quella nera. due volte vinti sono i partigiani delle garibaldi riparati in paesi dell’est, per sfuggire alla giustizia italiana del dopoguerra. molti di loro finirono rinchiusi in gulag disumani come goli otok, l’isola calva, dove il maresciallo tito torturava i suoi ex compagni colpevoli di essere rimasti fedeli a stalin. e infine ci sono le vinte. madri, figlie, sorelle, mogli colpevoli di avere un famigliare fedele a mussolini e alla sua repubblica. accusate a torto di essere spie dei tedeschi e umiliate, stuprate, uccise. quando è tornata la pace, ero vicino ai dieci anni e avevo vissuto anch’io l’aggressione quotidiana di un conflitto interminabile. ho provato il tormento dei bombardamenti degli angloamericani. ho passato più di una notte nei rifugi antiaerei, inchiodato come tutti al terrore che il bombardiere solitario, pippo l’aviatore, sganciasse i suoi ordigni sulle nostre teste. ho scoperto la cattura degli ebrei destinati alle camere a gas naziste, attuata da poliziotti della città che tutti conoscevano, coperti dall’indifferenza dei cristiani. in queste pagine c’è anche il pansa bambino che stava attraversando l’infanzia per approdare alla magica età dell’adolescenza. di quel tempo mi rimangono immagini impossibili da scordare. le signore scrutate con desiderio nella modisteria di mia madre. le confidenze sottovoce tra loro. gli accenni pudichi agli amori rubati e da tenere segreti. storie che possono sembrare inventate, in realtà tutte vere. i lettori mi perdoneranno, ma questi sono momenti incancellabili perché rappresentano la mia educazione sentimentale.
IL ROMPISCATOLE
Genere: DIARI
Formato: DAISY
Livello di lettura: PRIMO LIVELLO
Risguardo di copertina
"'tutto ciò che resterà della mia vita è quello che ho scritto.' qualcuno l'ha detto pensando a se stesso, però sono parole che si adattano anche a me. ho sempre voluto scrivere. alla fine della scuola media, andavo per i tredici anni, mio padre ernesto mi regalò una macchina underwood di seconda mano, dicendo: 'vedi un po'se la sai usare'. mia madre giovanna mi mandò a una scuola di dattilografia. ma dopo un paio di lezioni, chi la dirigeva le spiegò: 'giampaolo ha imparato subito quanto gli serve. non butti via i suoi soldi'. ho cominciato a scrivere nell'estate del 1948 e da allora non ho più smesso. nell'ottobre 2015 di anni ne ho compiuti ottanta. e ho deciso che potevo permettermi questo libro. non oso definirlo un'autobiografia, parola pomposa. allora dirò che è il racconto personale di un vecchio ragazzo destinato a fare il giornalista. non venivo da una famiglia di intellettuali. mio padre era operaio del telegrafo. mia madre aveva cominciato a lavorare a dieci anni ed era stata così brava da aprire un negozio di mode. la mia nonna paterna, caterina, era analfabeta. rimasta vedova con sei bambini da crescere, aveva vissuto nella miseria più nera. troverete qui le loro storie, insieme a quelle di mio nonno giovanni eusebio, un bracciante strapelato, e di uno zio paterno, paolo, un muratore morto a new york in un cantiere. i miei antenati sono questi. e se esiste un aldilà, guarderanno stupiti questo figlio che si è guadagnato il pane scrivendo.'"
IL SANGUE DEI VINTI
Genere: STORIA
Formato: DAISY/CASSETTA
Livello di lettura: PRIMO LIVELLO
Risguardo di copertina
la cornice in cui si inserisce la ricostruzione dei tanti eventi ripercorsi nel volume vede giampaolo pansa confrontarsi con livia, una brillante funzionaria della biblioteca nazionale di firenze, che a suo tempo aveva svolto ricerche sui fatti sanguinosi dell'immediato dopoguerra. assieme a lei, l'autore si avventura su un terreno minato, socchiudendo porte che ancora oggi molti vorrebbero tenere sbarrate: l'accusa di revisionismo è sempre in agguato per chi, pur condividendo le stesse posizioni dei vincitori, vuole scrivere tutta intera la storia. pansa non se ne cura e indaga nelle pieghe di episodi e circostanze che videro migliaia di italiani vittime delle persecuzioni e delle vendette di partigiani e antifascisti.
L'ANNO DEI BARBARI
Genere: POLITICA
Formato: DAISY/CASSETTA
Livello di lettura: PRIMO LIVELLO
L'ESERCITO DI SALO'
Genere: STORIA
Formato: DAISY/CASSETTA
Livello di lettura: PRIMO LIVELLO
L'INTRIGO
Genere: POLITICA
Formato: DAISY/CASSETTA
Livello di lettura: PRIMO LIVELLO
L'ITALIA NON C'E' PIU'
Genere: SOCIOLOGIA
Formato: DAISY
Livello di lettura: PRIMO LIVELLO
Risguardo di copertina
immaginate di avere di fronte i due protagonisti di questo libro. il primo è un giornalista anziano, paolo. l’altro è una ragazza sui vent’anni, carlotta, bella, sfrontata e ignorante. che cosa credete stiano facendo? se pensate all’inizio di un rapporto a luci rosse, vi sbagliate. in realtà carlotta, figlia di un amico, ha accettato di assistere paolo nella stesura delle proprie memorie. ecco, avete tra le mani il diario del loro lavoro. un racconto dell’italia com’era qualche decennio fa e una previsione dell’italia che sta cambiando sotto i nostri occhi. cambia in meglio? per niente. siamo un paese che ha perduto se stesso. tanto da rendere inevitabile il titolo di questo libro: l’italia non c’è più. come eravamo, come siamo. anzi, come saremo. sull’italia del passato non ho dubbi. ci ho vissuto da bambino, quindi da studente e infine da cronista. ho fatto in tempo a vedere in carne e ossa benito mussolini, ancora in sella. poi la guerra e il terrore di morire sotto le bombe americane. le notti nei rifugi antiaerei che offrivano uno spettacolo di sorprendente umanità, comprese un po’ di ragazze senza vergogna e senza mutande. i giorni sanguinosi della liberazione. il miracolo del dopoguerra, quando il boom economico non era un sogno, ma un traguardo possibile. infine tutte le altre puntate del film che qui troverete. dove rivivono donne e uomini che avete intravisto soltanto da lontano. eroi e avventurieri, vittime e carnefici, morti ammazzati e terroristi rivoluzionari, partiti politici decenti e altri avviati a diventare la casta di ladri arroganti che continua ad asfissiarci. la mia opinione è che un tempo l’italia fosse migliore di questa del 2017. oggi siamo un paese allo sbando, schiavo di troppe vanità inutili, a cominciare dal sesso esibito. dove il bullismo è diventato lo sport nazionale, tanto da contagiare leader di prima fila. il lavoro manca soprattutto ai giovani. e la lingua italiana sta sparendo, sconfitta dal gergo impoverito dei social net- work. tutto questo e altro ancora lo narro nel libro che avete tra le mani.
LA BAMBINA DALLE MANI SPORCHE
Genere: ROMANZO
Formato: DAISY/CASSETTA
Livello di lettura: PRIMO LIVELLO
LA GRANDE BUGIA
Genere: ROMANZO
Formato: DAISY
Livello di lettura: PRIMO LIVELLO
Risguardo di copertina
continua il lungo racconto, iniziato da pansa nel 2002 con "i figli dell'aquila" e proseguito con "il sangue dei vinti" e "sconosciuto 1945". ora il racconto si conclude con "la grande bugia". e un testo diverso dai precedenti. anche qui il lettore troverà nuove testimonianze emerse dal mondo dei fascisti sconfitti. ma il cuore del libro è un altro, ed è rivolto all'oggi. c'è il diario delle esperienze di pansa come autore di ricerche sulla guerra interna. c'è la sua risposta alle stroncature più acide. e infine la ricostruzione di vicende accadute ad autori osteggiati da coloro che uno storico, pure avverso ai libri di pansa, ha definito i guardiani del faro resistenziale.
LA REPUBBLICHINA
Genere: BIOGRAFIA
Formato: DAISY
Livello di lettura: PRIMO LIVELLO
Risguardo di copertina
l’ho vista anch’io una rapatura delle donne fasciste, catturate nei giorni conclusivi della guerra civile. era la fine di aprile del 1945 e andavo per i dieci anni. oggi sono un vecchio signore curioso, ma già allora ero un ragazzino che si sentiva padrone della sua piccola città. nell’attesa che riaprissero le scuole elementari, dove frequentavo la quinta poiché ero avanti di un anno, trascorrevo il tempo libero nella modisteria di mia madre giovanna e nelle strade del centro. conclusa la guerra e finiti i bombardamenti degli alleati, non esistevano altri pericoli in città. in questo modo mi sono trovato di fronte a vicende che non pensavo di scoprire. una fu la tosatura delle prigioniere repubblichine, avvenuta non in piazza del cavallo come racconto in questo libro, bensì in una piazza secondaria, davanti a una caserma in sfacelo, diventata un rifugio di senzatetto e di prostitute malandate. tra le donne sottoposte a quel supplizio, una era molto giovane e bella. la sua figura è sempre rimasta nella mia memoria, tanto da ispirarmi il personaggio centrale di questo libro: teresa bianchi, detta tere. una maestra elementare sui vent’anni, tanto appassionata della propria missione da prendere la tessera del partito fascista repubblicano pur di insegnare in una scuola della città. di solito i miei libri sulla guerra civile e sul dopoguerra sporco di sangue non hanno per protagonisti dei fascisti repubblichini se non come vittime delle vendette partigiane. un revisionismo a senso unico ha fatto sparire i tanti italiani, civili e militari, rimasti fedeli a benito mussolini. eppure furono soprattutto loro a sopportare gli eventi più angosciosi dell’ultima fase della guerra nel nostro paese. come le stragi provocate dagli aerei da bombardamento americani, spesso imprecisi e affidati a piloti che volevano liberarsi del loro carico micidiale e ritornare al sicuro nelle basi di partenza. oppure come l’inferno delle violenze compiute dai marocchini in ciociaria, con migliaia di donne stuprate sotto lo sguardo indifferente dei generali francesi, primo fra tutti charles de gaulle. la mia tere affronta con fermezza e coraggio il furore dell’ultimo atto della guerra mondiale in casa nostra e il caos del dopoguerra. di certo è una repubblichina, ma soprattutto un’italiana con una qualità che ho ritrovato in tutte le donne incontrate nella mia vita: la pazienza generosa.
LE NOTTI DEI FUOCHI
Genere: ROMANZO
Formato: DAISY/CASSETTA
Livello di lettura: PRIMO LIVELLO
MA L'AMORE NO
Genere: ROMANZO
Formato: DAISY/CASSETTA
Livello di lettura: PRIMO LIVELLO
NON E' STORIA SENZA I VINTI
Genere: STORIA
Formato: DAISY
Livello di lettura: SECONDO LIVELLO
Risguardo di copertina
«se giampaolo pansa è stato un giornalista stimato per la sua onestà, un giornalista “democratico e di sinistra”, se i suoi libri e i suoi articoli sulla resistenza gli hanno procurato persino il riconoscimento di grande ufficiale della repubblica da parte del presidente ciampi, come è possibile che, per aver completato la verità sul “biennio fatale 1943-45”, si sia trasformato in un falsario o, per i suoi peggiori detrattori, nientemeno che in un fascista?». "non è storia senza i vinti" nasce dalla volontà di trovare una risposta a questo quesito, espresso in modo quanto mai diretto nell'introduzione di adele grisendi pansa. perché quanto accaduto nel dibattito storico-politico del nostro paese in seguito ai libri cosiddetti «revisionisti» di pansa necessita di essere riproposto. in queste pagine si cerca di farlo pubblicando, insieme ad alcune pagine che compongono il suo «ciclo dei vinti», una parte delle recensioni e delle interviste che i maggiori giornali italiani – di diverso orientamento – hanno dedicato a "i figli dell'aquila" (2002), a "il sangue dei vinti" (2003), a "i tre inverni della paura" (2008) e alle altre opere pansiane che, nei primi anni duemila, hanno svelato per intero quanto accaduto tra il 1943 e il 1945, comprese le responsabilità dei «resistenti». in una guerra civile fatta anche di crimini e vendette e uccisioni da entrambe le parti, di omicidi mirati proseguiti almeno fino al 1948. la «lezione» di pansa, così influente sotto il profilo storico quanto della memoria collettiva, trova qui la sua evoluzione a partire dai primi anni duemila. riusciamo così a seguire l'accendersi del dibattito sulle «scomode» verità di un giornalista decisamente antifascista, e le reazioni spesso veementi e sdegnate degli ormai ex «compagni» e dei movimenti che cercarono – inutilmente – di silenziarne la voce. al tempo stesso, cogliamo la sintonia dei tanti, intellettuali e semplici lettori, che hanno trovato nel coraggio di giampaolo pansa la restituzione all'italia di un pezzo di memoria fino ad allora negata.
PIOMBO E SANGUE
Genere: INCHIESTE E INTERVISTE
Formato: DAISY
Livello di lettura: PRIMO LIVELLO
Risguardo di copertina
pansa c’era. c’era alla fine degli anni sessanta, nella milano della contestazione studentesca e del ribellismo violento. c’era il 12 dicembre 1969, pochi istanti dopo l’esplosione della bomba di piazza fontana, nella banca dell’agricoltura, ad accompagnare con i suoi occhi e la sua scrittura il lettore nell’inferno, tra i corpi dilaniati dalla strage. tra i cittadini in lutto, ai funerali delle vittime. c’era con le sue cronache sulle indagini, le interviste ai testimoni, il dolore della moglie di pinelli e il ritratto dell’anarchico valpreda, la pista nera che porta a treviso e a padova, la campagna contro il commissario calabresi e la sua uccisione. per più di trent’anni con il suo lavoro di cronista, rigoroso ma non neutrale testimone dei fatti, giampaolo pansa ha raccontato in presa diretta una stagione di sangue, in cui per la violenza politica si conteranno decine di morti e di feriti, magistrati, poliziotti, carabinieri, dirigenti d’azienda, giornalisti, professori e l’assalto alle istituzioni democratiche. pansa c’è sempre, a brescia in piazza della loggia e a genova dove le brigate rosse sequestrano e uccidono; a bologna nel 1977 per il convegno sulla repressione organizzato dalla sinistra extraparlamentare, un reportage attento, spietato, ironico; a torino, per registrare senza censure la reazione degli operai della fabbrica mirafiori quando le br uccidono il vice-direttore della «stampa» carlo casalegno. nel 1978 i 55 giorni del rapimento di aldo moro, l’epilogo tragico. la polemica con giorgio bocca da cui lo divide il giudizio sulla natura di sinistra del terrorismo brigatista, mentre i giornalisti sono al centro del dibattito pubblico (e nel mirino dei terroristi, come walter tobagi, e lo stesso pansa). un odio che arriverà fino agli anni duemila, con gli omicidi di massimo d’antona e marco biagi, firmati dalle nuove brigate rosse. anno dopo anno giampaolo pansa osserva, cerca di capire, interpreta, si indigna con i carnefici, si emoziona di fronte alle vittime innocenti. fino a comporre con i suoi articoli il racconto più intenso di quegli anni. questo libro è un esempio di come il giornalismo, il grande giornalismo, può scrivere pagine che diventano storia con gli strumenti del mestiere. pagine che, come scrive marco damilano nella sua postfazione, «si possono oggi tramandare ad altre generazioni, perché quello che è stato non si ripeta».
POCO O NIENTE
Genere: ROMANZO
Formato: DAISY
Livello di lettura: PRIMO LIVELLO
Risguardo di copertina
provincia di vercelli, fine ottocento. caterina angela zaffiro, di famiglia contadina, perde il marito giovanni quando ha soltanto trentatré anni e sei bocche da sfamare, una delle quali è del padre dell'autore. la sua è la vicenda di una donna come tante: le donne che partorivano un figlio dopo l'altro, dovevano fare i conti con la miseria delle campagne o l'inferno della città, sopportando le prepotenze dei ricchi e il dramma della prima guerra mondiale, fino all'avvento del regime di mussolini. storie di una società che non c'è più, fatta di persone umili, analfabete, senza terra, denutrite e spesso destinate a morire giovani; storie, tuttavia, di un'italia tenace, vitale, orgogliosa, di gente che nelle avversità sapeva trovare il sorriso e la forza di reagire. un monito per i nostri tempi e una riflessione sulla nuova povertà economica e di valori.
PRIGIONIERI DEL SILENZIO
Genere: ROMANZO
Formato: DAISY/CASSETTA
Livello di lettura: PRIMO LIVELLO
Risguardo di copertina
all'inizio di questa storia c'è un giovane sardo, solitario e ribelle: andrea scano. negli anni trenta, su una piccola barca a vela, scappa dal paese natale, santa teresa, in gallura. la meta è la corsica, terra francese, che sembra promettergli una vita diversa, la libertà, un po' di fortuna. il ragazzo non sa che quella fuga sarà l'inizio di un lungo e terribile tragitto, dentro un'europa dove già si scontrano la democrazia, il fascismo, il nazismo, il comunismo. dalla francia, andrea va in spagna, arruolato nelle brigate internazionali. di lì passerà al confino di ventotene, alla guerra civile a genova e sull'appennino ligure e infine alla vittoria del 25 aprile 1945. è a questo punto che il suo percorso di militante comunista subisce una svolta tragica. per aver nascosto le armi da usare nella tanto attesa rivoluzione, scano è obbligato a riparare in jugoslavia. sarà qui, nel paradiso proletario del maresciallo tito, che scoprirà come un vincitore possa trasformarsi in un vinto. condannato alla deportazione in un gulag tra i più feroci, l'isola calva. torturato da comunisti come lui. ridotto a un cadavere vivente. e poi, rientrato in italia, di nuovo prigioniero. ma stavolta del silenzio imposto dal pci ai compagni sopravvissuti all'inferno jugoslavo, poiché così vuole una cinica ragion di partito. dopo aver narrato la resa dei conti sui fascisti sconfitti in un libro dal grandissimo successo, "il sangue dei vinti", pansa affronta una vicenda parallela anche se opposta: il dramma dei soldati rossi sicuri di aver trionfato e finiti invece sotto le unghie di un regime altrettanto rosso, per poi essere messi a tacere dai loro stessi capi.
SANGUE, SESSO, SOLDI
Genere: INCHIESTE E INTERVISTE
Formato: DAISY
Livello di lettura: PRIMO LIVELLO
Risguardo di copertina
de gasperi ha salvato la libertà dell'italia e non era affatto un lacchè del governo americano. togliatti veniva chiamato il migliore, ma per molti era il peggiore perché s'inchinava davanti ai baffi di stalin. l'editore feltrinelli non è stato eliminato dai servizi segreti, si è ucciso nell'inseguire la chimera di una rivoluzione proletaria. il sessantotto si è rivelato un tragico bluff che ha distrutto la nostra università. andreotti belzebù le ha sbagliate tutte? assolutamente no. sono alcuni dei giudizi che il lettore troverà in "sangue, sesso, soldi". un titolo che fotografa la natura dell'italia che abbiamo costruito dal 1946 in poi.
SCONOSCIUTO 1945
Genere: STORIA
Formato: DAISY
Livello di lettura: PRIMO LIVELLO
Risguardo di copertina
\"quando ero piccola avevo un incubo notturno: vedevo papà senza testa, decapitato dai partigiani\", \"mio fratello scomparve e il suo corpo non l\'abbiamo mai ritrovato\", \"sono la figlia di uno dei cento fucilati sulla sponda del piave\", \"la mamma è stata uccisa perché aveva un figlio arruolato nella repubblica sociale\", \"quei due giustiziati erano i miei nonni\", \"del corpo di mio padre erano rimaste intatte soltanto le mani: le bellissime mani di un poeta\"... spesso la memoria degli sconfitti nella guerra civile italiana è persino più pesante delle tragedie che la precedono. giampaolo pansa lo ha capito dalle duemila lettere ricevute dopo \"il sangue dei vinti\", il caso editoriale del 2003. sono state quelle lettere, e le storie dolenti che rivelavano, a spingerlo a scrivere \"sconosciuto 1945\". mentre l\'altro libro era una ricostruzione puntigliosa di quanto era accaduto dopo il 25 aprile, qui prendono la parola soprattutto le persone che di quelle vendette sono state le vittime incolpevoli, travolte dagli orrori della resa dei conti quando erano ragazzi o bambini. pansa è andato a cercarle, ne ha trascritto le lettere, ne ha raccolto le testimonianze, ha ricostruito con il loro aiuto i delitti che ne avevano straziato l\'esistenza. non sono stati incontri facili. in più di un caso, l\'autore si è trovato di fronte donne e uomini che vivevano un dramma lontano nel tempo come se fosse accaduto il giorno prima. e ha dovuto constatare che, con il ricordo, si riaprivano ferite mai rimarginate. la più dolorosa era quella inferta dal lungo silenzio imposto non soltanto ai vinti ancora in vita, ma anche ai loro famigliari. si è sentito dire: finalmente uno del campo opposto, uno scrittore antifascista, viene a parlare con noi! e si è visto affidare storie sempre taciute, per molte ragioni: la condizione di sconfitti, l\'ostilità dei vincitori, l\'isolamento sociale e, nei primi anni del dopoguerra, la paura di possibili vendette anche contro i genitori, i figli o i fratelli dei fascisti uccisi. con il passare del tempo quella paura è svanita, ma spesso ha lasciato il posto a un ritegno indotto dalla cultura dominante in un\'italia che doveva dichiararsi tutta antifascista, contro la verità storica che invece ci ha consegnato un paese ancora oggi molto diviso. il risultato è un libro sconvolgente, che nessuno aveva mai scritto. e che dischiude un capitolo proibito della nostra storia, narrato da italiani vissuti per sessant\'anni nella condizione obbligata di prigionieri del silenzio.sulla copertina: ventimila scomparsi, torturati e uccisi: le vendette dopo il 25 aprile nella memoria dei vinti.
SIAMO STATI COSI' FELICI: ITALIA '48
Genere: ROMANZO
Formato: DAISY/CASSETTA
Livello di lettura: PRIMO LIVELLO
Risguardo di copertina
l’amore giovane, tenero e baldanzoso, avvolto nell’illusione che durerà per sempre, è il protagonista del nuovo romanzo di giampaolo pansa, ambientato questa volta nell’italia degli anni difficili che precedono il boom. anna ha vent’anni e paolo diciotto quando s’incontrano nell’ottobre del 1947. vivono in una città piemontese dove lei, una ragazza veneta del delta, scontrosa e determinata, dolce e irruenta, è stata scaraventata da una storia con più di un mistero. come tutti a quell’epoca, i due ragazzi vorrebbero uscire da un dopoguerra che non finisce mai e cercano un orizzonte tranquillo, un po’ di benessere, la sicurezza del futuro. i tempi, invece, sono ancora di battaglia. l’italia sta correndo verso il grande duello politico del 18 aprile 1948, lo scontro tra democristiani e comunisti si accende ogni giorno di più, mentre l’europa è sospesa sul baratro di un nuovo conflitto mondiale tra america e russia. anna è rossa, ha la tessera del pci, però si fa molte domande sulla sua fede. paolo è più incerto, osserva gli eventi politici con uno sguardo candido e vuole soprattutto proteggere l’amore fra lui e anna dalla tempesta di passioni faziose che si scatena tutt’intorno. ma la tensione di quel tempo ghermisce anche l’amore semplice dei due ragazzi. e quando un giorno anna chiede a paolo di accompagnarla in uno strano viaggio al confine jugoslavo di trieste, lui vede svelarsi un segreta che aveva già intuito nella vita della ragazza, un’ombra ambigua che, passo dopo passo, diventerà il padrone di anna e anche il suo carceriere… in primo luogo romanzo dei sentimenti, della giovinezza, del piacere di scoprirsi e di amarsi, siamo stati così felici è anche il racconto sferzante di un colossale abbaglio politico, quello della sinistra italiana di conquistare il potere nell’italia uscita dal disastro del fascismo. dalla sconfitta elettorale del 1948 all’attentato a togliatti sino alla rottura tra stalin e tito, con il suo seguito di persecuzioni contro i comunisti italiani in jugoslavia – una storia di orrori che prefigura la ferocia delle pulizie etniche di oggi -, pansa ci dà un ritratto di quel tempo che farà scoprire ai lettori tante somiglianze con il confuso momento di oggi. e’ una sequenza di immagini intense e vivide che spiegano il titolo a doppio taglio di questo romanzo: erano così felici anna e paolo perché insieme stavano bene e insieme avevano scoperto l’amore, ed erano così felici i comunisti italiani di allora, al riparo dai dubbi, dalle contraddizioni e dalle terribili verità che soltanto molto più tardi sarebbero emerse. pansa descrive un paese povero, di cinghia tirata, travagliato dalle rinunce e dalla paura, ma anche fiducioso e pieno di energia: quando un quintale di carbone o la stoffa americana per il paltò valevano un tesoro, le vacanze si facevano in riva al po, i giovanotti andavano in bicicletta sognando la vespa, le ragazze si cucivano in casa i vestiti copiando dalle riviste i modelli di dior e il futuro era un tempo allegro e vicino, pronto per essere conquistato. ancora una volta pansa sa offrirci una storia privata dentro una storia civile molto più grande, capace di coinvolgere i lettori con la freschezza dei dialoghi, il realismo delle scene, l’autenticità dei personaggi, donne e uomini che sono i nostri gemelli di quel tempo, le nostre madri, i nostri papà. un racconto che prosegue, pure nello stile dalla semplicità sorprendente, il cammino cominciato insieme al piccolo giovanni di ma l’amore no.
TI CONDURRO' FUORI DALLA NOTTE
Genere: ROMANZO
Formato: DAISY/CASSETTA
Livello di lettura: PRIMO LIVELLO
TIPI SINISTRI
Genere: POLITICA
Formato: DAISY
Livello di lettura: PRIMO LIVELLO
Risguardo di copertina
"esiste ancora la sinistra in italia? sembra di sì, e non so dire se sia un bene o un male. qualche amico proverà orrore perché oso scriverlo e penserà che abbia davvero cambiato campo. ogni tanto qualcuno mi accusa: pansa, sei diventato di destra! di solito sono signori che non hanno digerito i miei libri revisionisti sulla guerra civile. adesso troveranno qui una conferma dei loro sospetti. li capisco. "tipi sinistri" è il ritratto dei vizi che uccidono il progressismo italiano, una descrizione fondata sulle figure dei suoi capi e capetti. ho imparato da tempo una verità: le idee camminano sulle gambe degli esseri umani. è un principio che vale anche per i partiti. se vogliamo capire di quale pasta sono fatti, bisogna osservare i personaggi che ne occupano le prime file. "tipi sinistri" dipinge senza riguardi i big rossi. ma soprattutto li colloca in una sequenza di gironi infernali che spiega molte delle loro disgrazie. si va dagli invincibili agli sconfitti, dai superstiti agli isterici, dagli apprendisti agli indignati, per approdare ai bolliti, ai dispersi, ai rinati e agli inguaiati. (...) concludo avvertendo che nella catastrofe delle sinistre ho saputo distinguere. giorgio napolitano non assomiglia certo a tante eccellenze rosse. lo stesso vale per carlo de benedetti: l'ingegnere è meglio di molti dei soloni che scrivono sui suoi giornali." (giampaolo pansa)