Risguardo di copertina
elena e pep non potrebbero essere più diversi. lei, siciliana, ha vissuto nell'isola fino alla fine della seconda guerra mondiale per poi raggiungere, insieme alla madre e alle sorelle, il padre, emigrato a milano in cerca di un futuro migliore. lui, milanese e antifascista, operaio figlio di operai, si è dato alla macchia per non arruolarsi con i repubblichini e ora partecipa alle lotte in fabbrica, alla garelli, dove è così bravo al tornio da riuscire - si vanta lui - a fare le scarpe alle mosche. si sono incontrati, ciascuno con il suo passato di dolore sulle spalle, e si sono sposati poco dopo. vivono in una casa di ringhiera nella "corte del cairo" - un piccolo mondo dove i vicini si chiamano gina "pettogrosso", arnaldo "el barbè", "il pantera" - che non basta a difenderli dall'arroganza delle camicie nere e dalla violenza nazista. elena e pep attraversano la guerra, vedono i figli nascere e la grande industria andare in crisi ma, in un paese che è cambiato meno di quanto vorrebbero, continuano a lottare per quello in cui credono. una storia d'amore e lavoro, un romanzo sull'italia che è stata e che è ancora, sulle passioni perdute e su quelle destinate a durare per sempre.