Risguardo di copertina
calvino non amava parlare di sé direttamente, ma attraverso lo schermo delle immagini. silvio perrella ne ha interrogate alcune, le ha connesse tra loro e ha scoperto che in molte di esse si nascondono dei veri e propri autoritratti. «avevo tenuto così a lungo con me la possibilità di scrivere un libro su calvino, che quando davvero lo scrissi fu come acciuffare una cometa per la coda». dagli anni quaranta agli ottanta del novecento, il giovane, baldanzoso e iperattivo calvino si trasforma in un malinconico prospero della letteratura che desidererebbe dismettere le armi della finzione per tornare a essere lettore tra i lettori. la sua è la storia di una metamorfosi oscura e affascinante che s’intreccia con l’evoluzione della letteratura italiana e internazionale.
Risguardo di copertina
la vita e l'opera di goffredo parise - nato a vicenza nel 1929 e morto a treviso nel 1986 - sono state inestricabilmente connesse. la felicità, la disperazione, l'amore, l'amicizia, la solitudine, la malattia e la salute animano le pagine dei suoi libri, dando loro un tono e un ritmo inusuali e inaspettati. silvio perrella si è messo in ascolto dello stile e dell'arte di parise. lo ha seguito lungo la sua vita breve e nomade, e ha ricostruito la mappa cromosomica dei suoi libri. da "il ragazzo morto e le comete" fino ai "sillabari", passando per "il prete bello", "il padrone" e "l'odore del sangue", senza dimenticare gli straordinari reportage, perrella racconta una vicenda fatta di andirivieni nello spazio geografico, di nascite misteriose e rituali e di addii improvvisi e liberatori. venezia, milano, new york, roma e salgarèda sono le stazioni principali dell'irrequietezza di parise, i luoghi attraverso i quali la sua vita e la sua arte giungono alla semplicità complessa dei "sillabari". ogni città corrisponde a un capitolo, e in ogni capitolo vengono raccontati e interpretati i libri nati in quella città. ma già con venezia, scrive perrella, "s'inaugura un movimento tipicamente parisiano, uno slittamento dei luoghi sulla scrittura: parise scrive quasi sempre di un luogo dove è stato precedentemente e adesso non è più. a venezia (e dopo a milano) di vicenza, a roma di milano, nel veneto di roma...". assecondando questo nomadismo, perrella accosta le opere di parise agli epistolari, ai diari, ai viaggi, a un breve romanzo inedito. così, con un sapiente e godibile intarsio di citazioni, permette al lettore di seguire dall'interno i processi immaginativi di uno scrittore unico e ancora tutto da scoprire, che ha sempre tenuto sul mondo gli occhi bene aperti. e soprattutto ha saputo raccontare i sentimenti umani senza mai essere sentimentale.
Risguardo di copertina
in "fino a salgarèda", silvio perrella racconta la storia di goffredo parise, scandendola in cinque tappe, corrispondenti ai cinque luoghi che più hanno segnato la biografia spirituale e creativa di parise: venezia, milano, new york, roma e salgarèda. uomo irrequieto e nomade, parise nasce come scrittore a venezia. quello tra vicenza, sua città natale, e venezia è il primo di una lunga serie di viaggi: viaggi nel lontano (il vietnam, la cina, il giappone) e viaggi nel vicino (l'italia), sempre segnati da una capacità rara e originale di trasformare i movimenti nello spazio geografico in "movimenti remoti" narrativi: racconti di un uomo che ha sul mondo gli occhi sempre aperti, e sa vederne anche i dettagli più imprevedibili e rivelatori.