Autore selezionato: PIAZZESE SANTO

In questa pagina vengono riportate tutte le opere, presenti nel nostro catalogo, di PIAZZESE SANTO.

BLUES DI MEZZ'AUTUNNO

Genere: ROMANZO POLIZIESCO

Formato: DAISY

Livello di lettura: PRIMO LIVELLO

Risguardo di copertina

lorenzo la marca, lo svagato detective dei gialli palermitani di santo piazzese, si trova ad erice, ad un workshop del centro ettore majorana. mentre gironzola qui e là in cerca di riparo dalla inesorabilità del sole e dei colleghi, fa un incontro inatteso: l'amico dei primi anni di biologia. rizzitano, si chiamava, ed era sempre stato tanto capace di navigare tra uomini e donne quanto la marca era impacciato. la rievocazione inevitabile s'impunta su una zona della memoria evidentemente sensibile: l'isola della spada dei turchi. e qui cambia la scena. l'ironia e il parlare per allusione e contrasti, tipici della spavalderia autocritica del personaggio, si modula, a poco a poco, al tono del ricordo. la mente torna agli inizi di la marca, il ritratto del personaggio da giovane. un pugno di anni di tanto tempo prima, studente alle prime armi, il suo professore, per studiare certi pesci, lo imbarcava su un peschereccio, il "santa ninfa". navigando con gente di mare, gli era piaciuto scoprire cose immaginate sui libri di scienze e di avventura ma, una volta, s'era invaghito di un'isola della costa siciliana, la spada. ci vivevano "gli stravaganti" - così gli altri isolani chiamavano la colonia di individui finiti là, ognuno venuto da lontano, ognuno per ragioni diverse, qualcuno a viverci stabilmente, altri a ricercare periodicamente se stessi. gravitavano intorno a un bar dal nome incongruo, fondato nel dopoguerra da un friulano precipitato in quello scoglio insieme alla moglie bellissima.

COME FU CHE CAMBIAI MARCA DI WHISKY

Genere: ROMANZO POLIZIESCO

Formato: MP3

Livello di lettura: SECONDO LIVELLO

Risguardo di copertina

per lorenzo la marca vigilia di natale a casa del commissario vittorio spotorno, che con l’aiuto di una bottiglia di whisky ha una storia da raccontargli, di quelle belle nere. una storia che sa di lontananza e malinconia, una storia di marsiglia, un’altra palermo.

IL SOFFIO DELLA VALANGA

Genere: ROMANZO POLIZIESCO

Formato: DAISY/CASSETTA

Livello di lettura: PRIMO LIVELLO

Risguardo di copertina

"sa qual è la cosa più strana delle valanghe? e che talvolta, scendendo a valle a grande velocità, provocano una terribile turbolenza ai margini della massa. un vento fortissimo, una specie di soffio capace di sradicare alberi, scoperchiare case, travolgere gli uomini come fuscelli. uno pensa di stare al sicuro, di lato, lontano e invece...". per il commissario vittorio spotorno, il duplice omicidio della 127 azzurra è un caso che lo costringe a riepilogare la sua vita. uno dei due picciotti uccisi nella macchina - una strage mafiosa, si presenta, con tutto il corredo del caso, gragnola di proiettili e corpi crivellati - è l'amico di giochi rosario. questo lo riporta alla sua infanzia vissuta in quartieri dove il capriccio del caso avrebbe potuto torcere il filo della sua esistenza in modi impensati, verso destini opposti a quelli a cui effettivamente poi si diresse la vita. ma l'indole che ricorda di rosario, il suo ambiente semplice e piccolo borghese, gli sembra stridere con la qualità mafiosa dell'evento criminale, che per giunta stringe nei suoi nodi in successione personaggi che non hanno avuto, alla peggio, che qualche caduta, qualche sbandamento, e sembrano proprio i fuscelli, illusi di essere al sicuro, travolti dal soffio della valanga. è una città amara quella in cui circola spotorno, tanto diversa da quella del suo amico la marca che torna in questo poliziesco di piazzese come comparsa - dopo essere stato il protagonista del primo romanzo, "i delitti di via medina-sidonia", a cui questo racconto rimanda per coincidenze di tempo e spazio come una specie di controcanto -: quasi a segnalarci il peso greve di una metafora. l'attraversa, fuggevole, davanti agli occhi dell'investigatore, una signora che lascia come traccia un senso di inquietudine dolorosa. la dama bianca il commissario la denomina. sembra attrarre dalle strade tutta la luce e tutta la tristezza insieme. seguendola, per un intuito prepotente, il poliziotto verrà a capo di un intrigo che non riusciva a sembrare quello che era: e decifra quale, tra i delitti, era il contenuto e quale il contenente.