Risguardo di copertina
tre racconti inediti, tre indagini piene di sorprese, per chi ama il giallo, napoli e il buonumore. maurizio de giovanni ci conduce per mano nello storico caffè gambrinus, dove s’incontrano per la prima volta l’ispettore lojacono dei bastardi di pizzofalcone e mina settembre, l’assistente sociale più amata d’italia. e saranno scintille... con francesco pinto ci spostiamo nei mitici anni ’60, nella base nato di napoli, dove sam caputo, pianista di professione, incontra un giovane peppino di capri e cerca di far luce sul delitto di un ufficiale americano. serena venditto ci riporta nella napoli di oggi, liberando fra le strade del centro storico i suoi divertentissimi investigatori di via atri, per non tacer di mycroft, l’irresistibile gatto nero, per venire a capo di un brutale tentato omicidio.
Risguardo di copertina
napoli, 1947. un solo uomo si fa avanti per riportare nel capoluogo partenopeo il tesoro di san gennaro che è stato nascosto a roma durante l’ultimo conflitto bellico. vale più di quello della regina d’inghilterra. l’uomo si chiama giuseppe navarra e ha fatto i quattrini, e tanti, con la borsa nera e i traffici illegali. tutti lo conoscono come il re di poggioreale. a fargli da scorta viene eletto stefano colonna di paliano, un nobile vero, vicepresidente della deputazione, l’antica istituzione che dal 1527 garantisce il rispetto del contratto tra gennaro e il suo popolo. è l’uomo giusto al momento giusto. c’è un solo problema. ha più di ottant’anni. in missione per conto del santo, sulla lancia che fu di mussolini, con le casse del tesoro a bordo, il “re” e il “principe” affrontano un viaggio di ritorno che si rivelerà più lungo e contorto del previsto. incroceranno gente stramba e disperata che abita all’ombra dei campanili nei paesi devastati dai bombardamenti, in un’italia dove la legge è scomparsa, la fame la fa da padrona e la gente non vuole arrendersi. intanto a napoli nessuno sa più niente di loro. un ufficiale dei carabinieri, il capitano fornero, inizia a sospettare che dietro la scomparsa dei due ci sia un piano criminale di navarra per ammazzare colonna e impadronirsi del tesoro. scatenerà così una vera e propria caccia all’uomo. dopo aver raccontato l’epopea della costruzione dell’autostrada del sole e le gesta dell’eroico rodolfo siviero durante la guerra, francesco pinto, senza nulla togliere all’esattezza della ricostruzione storica, passa a toni più leggeri e divertenti: perché ci manda san gennaro è una bellissima commedia partenopea piena di avventura, la storia di due indimenticabili protagonisti e della loro improbabile e meravigliosa amicizia.