Risguardo di copertina

un'attenta indagine sul complesso problema del rapporto tra l'uomo e la natura nello sviluppo della civiltà occidentale, condotta storicamente con metodo documentario, dalle origini ai giorni nostri, affinché l'uomo del nostro tempo sia consapevole delle difficoltà che esso suscita e come non sia mai stato facile congedarlo in modo definitivo. dalle semplici domande dell'uomo antico sull'origine e causa della natura, l'opera sviluppa le tesi in un crescendo progressivo, considerando le tematiche naturalistiche e religiose che hanno accompagnato l'evoluzione della nostra civiltà. la rivoluzione industriale ha segnato un passaggio epocale in cui l'uomo ha creduto di poter soggiogare la natura alle proprie esigenze. una condizione che non è possibile sostenere per lungo tempo.

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Risguardo di copertina

considerata la sostanziale influenza che la religione esercita sulla comunità sociale, l’autore ha sentito l’esigenza di dedicare all’argomento alcune riflessioni che risultassero valide a guidarlo nelle relazioni che avrebbe intrapreso nella società. così hanno visto la luce i pensieri che compaiono in questo breve testo.il loro destino non era quello di essere pubblicati giacché venivano considerati dall’autore un fatto appartenente soltanto alla propria coscienza. tuttavia, oggi stiamo assistendo a crisi religiose piuttosto insensate, il cui carattere più emergente è la violenza, che dimentica ogni forma di umanità per trapassare nelle caratteristiche animalesche più feroci che si conoscano.

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Risguardo di copertina

con le presenti considerazioni storico-filosofiche s'intende indicare il modo di andare oltre le turbative disordinate atualmente vigenti nella società del nostro tempo.un'analisi accurata evidenzia che tanto il socialismo, quanto il liberalismo ed ancormeno il comunismo, non sono riusciti a produrre una fenomenologia sociale adeguata a farvivere gli uomini nella pace serena che meriterebbero.tuttavia non c'è da disperare che lo scopo potrà essre raggiunto. se infatti si praticherà una forma di sviluppo sociale diversa da quanto è stato fatto finora, i risultati certamente on mancheranno.occorre che la produzione della ricchezza sia orientata in senso diffusivo e non cumulativo, affinché la disuguaglianza fra i gruppi umani possa essere ridotta il più possibile. le comunità più riche aiuteranno quelle più povere ad emanciparsi dalla miseria che le opprime. in tal mdo l'armonia e la concordia si diffonderanno in tutti gli strati sociali, dando la possibiità ai vari popoli dela terra di praticare la solidarietà e la stima reciproca che eliminano anche le inimicizie più ostinate.

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