Risguardo di copertina
maurizio avola non è famoso come tommaso buscetta e non è un capo come totò riina. ma non è un killer qualsiasi: è il killer perfetto, obbediente, preciso, silenzioso, e proprio per questo indispensabile nei momenti decisivi. forse sottovalutato dai suoi capi e dagli inquirenti che ne hanno vagliato le testimonianze, ha archiviati nella memoria particolari, voci, volti che coprono tre decenni di storia italiana. ad accendere l’interesse di santoro è il fatto che avola abbia conosciuto matteo messina denaro e abbia compiuto con «l’ultimo padrino» diverse azioni. scoprirà però che è solo una parte, e non la più rilevante, di quanto avola può svelare, andando incontro a quella che è probabilmente l’inchiesta più importante della sua vita. addentrandosi nel labirinto dei ricordi, il giornalista si trasformerà man mano da interlocutore reticente in sodale a cui avola affida le tessere del puzzle e le sconvolgenti rivelazioni che emergono. mafia e antimafia, politica e potere, informazione e depistaggi, vicende personali e derive sociali si intrecciano in un racconto che si muove tra passato e presente, dalla sicilia degli anni settanta al paese che siamo diventati