Risguardo di copertina

GLI ATTENTATI DELL'11 SETTEMBRE NON HANNO SOLTANTO POLVERIZZATO LE TWIN TOWERS DI NEW YORK E UN PEZZO DEL PENTAGONO: HANNO SBRICIOLATO IL MITO DELLA SUPERIORITà DELL'INTELLIGENCE OCCIDENTALE. E' FINITA L'ILLUSIONE DI UNA 'GUERRA SENZA LACRIME', GARANTITA DALL'IMBATTIBILITà TECNOLOGICO-MILITARE. LA FABBRICA DELLO SPIONAGGIO SMONTATA DOPO LA GUERRA FREDDA, E RICOSTRUITA CON UNA CIECA FIDUCIA NEI SATELLITI, HA RIVELATO PUNTI DEBOLI INSOSPETTATI. "POLVERE DI SPIE" RACCONTA QUESTA CRISI DI IDENTITà STRATEGICA. PASSA AL SETACCIO I MISTERI E GLI ERRORI CHE HANNO CONTRIBUITO AD ALIMENTARLA. L'AUTORE, MASSIMO FRANCO, HA AVUTO UN OSSERVATORIO PRIVILEGIATO: L'INTERNATIONAL INSTITUTE FOR STRATEGIC STUDIES DI LONDRA (IISS), UNO DEI 'TKINK TANK' PIù PRESTIGIOSI DEL MONDO, DOVE è STATO COME 'VISITING SCHOLAR' DOPO L'11 SETTEMBRE. DAL SUO LIBRO EMERGE IL PARADOSSO DI UN' INTELLIGENCE SOFISTICATA E INSIEME SMARRITA, QUASI SPAVENTATA; TANTO MODERNA QUANTO 'ANTIQUATA' DI FRONTE ALL'EVERSIONE ISLAMICA. E IL CUORE DI UN GROVIGLIO STRATEGICO ED ECONOMICO, CHE "POLVERE DI SPIE" CERCA DI RACCONTARE CON UNA RADIOGRAFIA IMPIETOSA DELLE COMPLICITà FINANZIARIE DI CUI HA GODUTO AL QAEDA, NELLA CITY LONDINESE COME A DUBAI. PAGINA DOPO PAGINA, SI MATERIALIZZANO I NUOVI INCUBI DELL'OCCIDENTE: L'ANTRACE, L'ATOMICA DEI POVERI, I TALEBANI DELLA PORTA ACCANTO, I KAMIKAZE. COL RISCHIO DI UN IMBARBARIMENTO DEL DIRITTO E DI 'CORTINE TEOLOGICHE' PRONTE A SOSTITUIRE QUELLE DESUETE DELL'IDEOLOGIA.