Risguardo di copertina

"SUL MURO DAVANTI AL MIO TAVOLO, IN PENNARELLO NERO SU BIANCO, STA SCRITTO A CARATTERI CUBITALI: PER PIACERE NON ROMPETEMI IL FILO. E TUTTI ME LO ROMPONO IN CONTINUAZIONE. DALLE LETTRICI AL MARITO AI CANI AI GATTI AGLI UCCELLI AGLI AMICI AI RICORDI ALLE VISIONI, A OGNI MOSCA CHE VOLA. E' UN FILO FRAGILE, IL MIO. DISPERSIVO. E' ANCHE UN FILO MOLTO AGGROVIGLIATO. OGNI VOLTA CHE MI SI ROMPE O CHE IL BANDOLO MI SCAPPA DI MANO, PASSO ORE A TRIBOLARE A RINCORRERLO NEL LABIRINTO DELLA MIA PSICHE, APRENDO E CHIUDENDO PARENTESI, TROVANDO E PERDENDO OGNI SORTA DI BANDOLI, E ALLA FINE MI TROVO TUTTA LEGATA SU TIPO MUMMIA E SALAME, COI FILI CHE TIRANO IN TUTTI I SENSI, CAPI SBRINDELLATI DA TUTTE LE PARTI, DOVE ERAVAMO RIMASTI? SA DIO...". COSì L'IRRESISTIBILE BRUNELLA GASPERINI DESCRIVE IL SUO MODO DI SCRIVERE, IL SUO VIVERE LA SCRITTURA, IL SUO NON RASSEGNARSI MAI ALLA BANALITà IN QUESTO CHE è, FORSE, IL SUO LIBRO PIù BELLO PERCHé IL PIù DISINIBITO E DIVERTENTE, IL PIù ILARE E STRAZIANTE.