Dettagli opera: PADDY CLARKE AH AH AH! 4° LIBRO DELLA PENTALOGIA DI BARRYTOWN

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Codice:
74719
Autore:
DOYLE RODDY
Titolo:
PADDY CLARKE AH AH AH! 4° LIBRO DELLA PENTALOGIA DI BARRYTOWN
Edito da:
EDIZIONI GUANDA
Anno di edizione:
1994
Genere:
ROMANZO
Formato di registrazione:
DAISY
Codice isbn:
8877467509
Durata:
625 minuti
Dimensione file:
300351528
Lettura eseguita da:
BALDIS ALESSANDRA
Livello di lettura:
SECONDO LIVELLO

Risguardo di copertina

E' il 1968. Paddy Clarke ha dieci anni. Gioca a calcio ed è un tifoso di George Best. E' affascinato da Geronimo e gli piace moltissimo accendere fuochi. Odia gli zoo, i caci e la bacchetta del signor Hennessey (detto Henno, suo insegnante). Non può soffrire il suo fratellino. Vorrebbe diventare un missionario come padre Damien, e nel frattempo costringe i fratelli McCarthy a fare la parte dei lebbrosi. Non si tira mai via le croste dai ginocchi prma che sia ora di farlo.Il suo migliore amico è Kevin. I loro nomi si trovano dappertutto, a Barrytown, incisi nel cemento fresco. Costruiscono capanne, suonano i campanelli per scherzo, scavalcano i muretti dei giardini, e rubano nei negozi. Rubare una copia del mensile di football vuol dire quattro milioni di anni in purgatorio. Ma con una buona confessione prima di morire vai dritto in paradiso.Paddy vorrebbe sapere perché nessuno gli è venuto in aiuto quando Charles Leavy gli è balzato addosso. Vorrebbe capire perché perché, per essere amici di qualcuno, bisogna anche odiare qualcun altro. Vorrebbe che papà e mamma la smettessero di litigare... E' confuso: vede tutto, ma capisce sempre meno...Paddy Clarke ah ah ah! descrive il mondo con gli occhi, e nel linguaggio impareggiabile - fresco, inventivo, straordinariamente illuminante - di un bambino. E' un mondo pieno di calore, di affetti, di generosità, ma anche di stupidità, di aggressioni, di rivalse e schiaffi in faccia. E Paddy, il meraviglioso protagonista di questo romanzo, lo osserva con rabbia, con indignazione, con dolore a volte, ma anche, spesso, con incantevole homour, l'espressione forse più bella della sua umanità, della sua capacità d'amare.