Dettagli opera: LA LA LAMBRO

Di seguito i dettagli dell'opera selezionata. Si può procedere al download dal link presente al termine della scheda

Codice:
92855
Autore:
MILANI MAURIZIO
Titolo:
LA LA LAMBRO
Edito da:
SOLFERINO
Anno di edizione:
2020
Genere:
SATIRA E UMORISMO
Formato di registrazione:
DAISY
Codice isbn:
8828205531
Durata:
342 minuti
Dimensione file:
165926210
Lettura eseguita da:
BELLANDI CESARE
Livello di lettura:
SECONDO LIVELLO

Risguardo di copertina

«Quest'estate, non sapendo cosa fare, ho formato un comitato per il fiume Lambro sito Unesco. Subito ho avuto cinque adesioni.» È solo l'inizio di questa storia, un atto dovuto per rimediare a una clamorosa ingiustizia. Non è possibile infatti che Milano sia sede di un unico sito, quando per trovarne a decine basta un giro sul Lambro: dalla baia dei lavandini - il primo lavandino vecchio vi fu gettato da Giovanni il Pirla - alle colonie di mangiatori di girini, fino alle lettere d'amore infilate nelle bottiglie vuote del Vernel. Su questo fiume è nato il kite-surf per via della Paola che mentre lavava le lenzuola l'ha portata via il vento. Da qui partì l'ultima baleniera autorizzata dall'imperatore del Giappone. Nei parchi naturali che ne adornano le sponde si praticano raffinate discipline agonistiche, come la rottura dell'alluce. Qui si trovano la tomba di Spartacus e un Labirinto dell'amore di cinquantuno chilometri da cui neanche i custodi riescono a uscire senza farsi aiutare dai cani. È chiaro: l'Unesco deve guardare meglio. Non ci sono solo Milano e dintorni, che comunque offrono chicche come il parcheggio di Lampugnano, il deposito delle Poste di Peschiera Borromeo, l'uomo-mensola e la nave bananiera ormeggiata alla Darsena. Ci sono anche patrimoni più immateriali come i canti da orinatoio, vanto in realtà dell'Italia intera. Una politica miope rischia di condannare all'incuria le vere bellezze del nostro Paese. Quindi lasciamo perdere Venezia, che è piena solo di turisti ubriachi a torso nudo sui vaporetti. Basta con i «luoghi che tutto il mondo c'invidia». Andiamo finalmente a scoprire quelli che non ci invidia nessuno.