Dettagli opera: 5° LIBRO DELLA SAGA DI JALNA - I FRUTTI DI JALNA

Di seguito i dettagli dell'opera selezionata. Si può procedere al download dal link presente al termine della scheda

Codice:
96538
Autore:
DE LA ROCHE MAZO
Titolo:
5° LIBRO DELLA SAGA DI JALNA - I FRUTTI DI JALNA
Edito da:
FAZI
Anno di edizione:
2023
Genere:
ROMANZO
Formato di registrazione:
DAISY
Codice isbn:
(non Impostato)
Durata:
780 minuti
Dimensione file:
375231236
Lettura eseguita da:
CASTELLI CRISTIANA
Livello di lettura:
PRIMO LIVELLO

Risguardo di copertina

Il quinto capitolo della saga canadese di Mazo de la Roche: icona della letteratura canadese dalla vita misteriosa, protagonista di una battaglia editoriale con l’autrice di Via col vento, sua grande rivale nelle classifiche dell’epoca. Burrasche amorose e preoccupazioni economiche non lasciano alla famiglia Whiteoak un attimo di tregua in questo nuovo, appassionante capitolo della saga di Jalna. I problemi di coppia sono protagonisti di questa nuova puntata della saga: Alain scopre che Renny l’ha tradita con Clara e lascia Jalna per trasferirsi a New York con la zia. Nel frattempo Finch, ormai un concertista di successo, torna a Jalna da Parigi insieme alla moglie Sara. Il piccolo Wakefield invece è ormai maggiorenne, lavora in un’officina ed è fidanzato con Pauline. Ancora una volta il nucleo familiare rischia di sfaldarsi e gli Whiteoak temono di perdere la proprietà e con essa il proprio futuro: riusciranno a salvaguardare l’amata tenuta per le nuove generazioni? «Affrettiamoci a riscoprire la scrittura di Mazo de la Roche, sconfinata e selvaggia come i paesaggi del suo Canada». Andrea Marcolongo, «TTL La Stampa» «Un ritratto di famiglia reso attuale dalla vena ironica che lava via la patina post-ottocentesca e lascia sulla carta un divertito affresco sociale e sentimentale. Vale davvero la pena di riscoprirla». Francesca Frediani, «Una Downton Abbey vagamente demodé, di sfumato sapore vittoriano». Nadia Fusini, «il venerdì la Repubblica» «Una commedia umana nella quale lasciar ritrovare al lettore sprazzi della propria esistenza». Marco Bruna, «Corriere della Sera»