Risguardo di copertina
Dopo sei anni di reclusione in un istituto di pena, a causa di lunga condanna per omicidio, antonio caruso una mattina viene inaspettatamente scarcerato. sembra che la vita voglia offrirgli una seconda occasione. ha solo 27 anni e la consapevolezza di aver commesso molti errori; ora quell'occasione vuole sfruttarla. vuole recuperare l'amore e la stima di maria luce, l'adorata moglie che l'ha lasciato non appena ha scoperto che lui aveva ammazzato un uomo. e poi c'è rachelina, la figlia di sette anni che antonio ha incontrato solo una volta. può bastare il desiderio di riconquistare una donna e l'affetto di una figlia che non si è visto crescere, a riscattare una vita sbagliata? o invece il destino di antonio è quello di perpetrare il male, perché nelle sue vene, come gli ha detto sprezzante il direttore del carcere, scorre solo sangue delinquente? il destino di antonio è quello degli eroi, spesso negativi, dei grandi romanzi noir, forse condannati alla sconfitta ma pronti sino alla fine a correre ogni rischio e a combattere qualunque battaglia. segnato da un personalissimo sentimento della giustizia, da una rabbia in cui convivono il bene e il male, mille giorni che non vieni è un romanzo teso fino all'ultimo respiro, dalle sorprendenti svolte narrative. È il ritratto di un personaggio che insegue se stesso in un labirinto da cui è possibile uscire, ma solo per trovarsi nuovamente al punto di partenza. la tensione che segna ogni pagina non abbandona il lettore neanche a libro finito. longo mantiene per tutta la narrazione un sentimento puro che incanta, che fa a pugni con le scelte del suo personaggio dettate da quello stesso sentimento.