Risguardo di copertina
Dalle finestre del suo appartamento all'undicesimo piano, murano miro osserva la foschia che avvolge i grattacieli e i locali a luci rosse di tokyo. trentadue anni, senza un filo di trucco, il volto pallido e i capelli corti, miro si spoglia, fa una doccia, beve un caffè bollente, ma la sensazione che quella nebbia umida e fastidiosa non sia solo fuori, ma anche dentro di sé, non l'abbandona. forse è colpa della pioggia incessante o dell'incubo in cui le è apparso in sogno il fantasma del marito. oppure della telefonata notturna a cui non ha risposto. quando il campanello suona e sulla porta appaiono naruse - l'amante della sua cara amica scrittrice yoko - e uno sconosciuto "ripugnante", vestito con "camicia di seta blu elettrico, pantaloni turchesi e rolex d'oro con diamanti", miro apprende finalmente a cosa attribuire la sua sgradevole sensazione: yoko ha rubato cento milioni di yen a un pericoloso boss della yakuza e poi è scappata! la giovane donna non si è ancora ripresa dallo shock di quella notizia, che i due uomini la trascinano ai piani alti di un grattacielo di shinjuku, dove il boss uesugi le concede una settimana di tempo per recuperare i soldi o dimostrare la propria estraneità ai fatti. scortata da naruse e dal giovane yakuza kimishima, miro intraprende una disperata corsa contro il tempo. cerca tracce dell'amica nel suo appartamento, interroga editori, familiari, amici, e persino fujimura e yukari, gli assistenti di yoko. tutti, però, si dicono all'oscuro dei fatti.