Risguardo di copertina
nella roma degli ultimi anni venti, mentre le masse passano prepotentemente in primo piano e la vita si fa sempre più veloce ed elettrica, si è trasferito da poco il signor giacomo lullo, un provinciale ingenuo, sereno, fascista e ammogliato. inventore sfortunato, nonché poeta dilettante, egli non fa che avere idee che già qualcuno ha avuto prima, si aggira miope per una città turbinosa, nel disperato sforzo di essere moderno. il destino è tuttavia in agguato nelle vesti alla moda del grande travè, raffinatissimo professionista dell'emergente mondo della réclame, teorico sofisticato d'un modello tutto suo di uomo nuovo, basato sulla leggerezza, la comicità, la follia. quando, per via di un malinteso, i due si troveranno spalla a spalla a fare un viaggio per l'europa della libertà e delle avanguardie, attraverso situazioni grottesche e incontri con personaggi reali e immaginari ai quali far pubblicizzare un caffè, le lezioni di genialità del gran travè verranno impartite con meticolosità al provatissimo e mediocre signor lullo: in un secolo altalenante tra un conformismo vorace e il dovere di innovare, la scelta è tra l'essere contenti o trovare in sé un'angoscia che scarti dalla norma... un romanzo dolcemente divertente e soprattutto divertito. un gioco candido allo sperpero dei miti fondatori della modernità e dell'arte, dei cliché ormai epici riguardo all'anima del genio.
Risguardo di copertina
l\'ombra del vulcano:uno sceneggiatore in cerca di ispirazione nella solitudine di stromboli si imbatte nelle intricate vicende familiari di una bizzarra dama francese, che ha fatto dell\'isola il suo \'buen retiro\'. madame isabelle d\'armeilach sparisce durante una gita sulle pendici del vulcano. era in compagnia del nipote e della moglie. subito dopo il fatto, i due cercano di allontanarsi in tutta fretta dall\'isola, attirandosi i sospetti della polizia. odi familiari, rancori di vecchia data, una questione di eredità: il patrimonio della ricca isabelle farebbe gola a chiunque, figuriamoci a quei due. eppure, quando la polizia ritrova madame, stremata ma lucidissima, lei sosterrà di essersi allontanata volontariamente. e, contro tutte le evidenze, scagionerà il nipote. che cosa è successo, all\'ombra del vulcano? un noir \'isolano\', stretto fra ripide coste, vento e vuoto: come in una classica storia di agatha christie.secondo tempo:vittorio limentani è stato un protagonista del cinema italiano, una star di cinecittà. peccato che nessuno lo abbia mai sentito nominare. era un \'manista\', il più grande dei manisti. prestava le sue bellissime mani - inserite in un corpo disarmonico e malfatto - per le scene di dettaglio. tutti i più grandi attori italiani si servirono delle sue estremità. girò più di sessanta film, fra gli anni quaranta e i sessanta. arrivò a identificarsi con le sue mani. si innamorò di una calligrafa del cinema di nome cecilia: una il cui lavoro era scrivere le lettere che sarebbero state mostrate nei film, come la lettera d\'addio di \"casablanca\". un giorno, le mani di vittorio cominciarono a tremare. divennero ingovernabili. la sua vita precipitò in un baratro. e insieme alla sua, quella di cecilia.