Risguardo di copertina
un grande chef, proprietario di uno storico ristorante al centro di roma attivo dal 1961, si inventa un alter-ego tra il vero e il verosimile, un gruppo di personaggi, un intreccio di storie l’una dentro l’altra, e ambienta il suo romanzo sulla scena della roma più bella e più vera. protagonisti assoluti: la cucina dello storico ristorante e la passione per una professione e un ambiente. “scrivendo questo romanzo – dice gargioli – ho incontrato personaggi fantastici e irreali, ho trovato il sesso e l’amore, ho creato ricette nuove, ho fatto conoscere le debolezze e la forza di persone normali in un quotidiano fatto di paure e di gioia. ho scelto come scenario la mia roma, il pantheon, i vicoli di trastevere, campo de’ fiori. la musica che fa da sottofondo a tutto è il jazz, la tromba di chet baker, la voce di billy holliday, il sax di stan getz. gli odori, oltre a quelli di una cucina importante, sono quelli dei sigari avana, di rum rari e vini raffinati”.
Risguardo di copertina
prendete un cuoco insignito di "tre gamberi" dalla guida gambero rosso 2014, claudio gargioli, un padre un po' geniale che ha avviato l'attività e un fratello tuttofare. mescolateli con una figlia desiderosa di apprendere l'arte della cucina, un locale delizioso (armando al pantheon) indicato tra i migliori dieci ristoranti della capitale dall'inglese the guardian, a pochi metri da una delle più belle piazze di roma, un menù che varia dalla tipicità della cucina romana, cosiddetta del quinto quarto (trippa, coda alla vaccinara e altro), a delle vere e proprie chicche quali l'anatra alle prugne e la faraona ai funghi porcini e birra nera, estrapolate da una cucina "apiciana" di oltre duemila anni fa. farcite con storie che raccontano di cibo, narrazioni familiari, personaggi famosi e curiosità. cuocete a fuoco vivo. il risultato è un'essenza squisita e autentica: una storia delicata - insieme gioiosa, commovente e ironica - che tocca il cuore e il palato e non se ne va più via.