CHI HA UCCISO SARAH?
Genere: ROMANZO POLIZIESCO
Formato: DAISY
Livello di lettura: PRIMO LIVELLO
Risguardo di copertina
un pomeriggio di agosto, verso la metà degli anni novanta. nel silenzio immobile della controra, una voce chiede aiuto. una volta, due volte, dieci volte il grido risuona nell'androne ombroso di una elegante palazzina di posillipo. poi il silenzio, di nuovo, avvolge la strada. nessuna porta si è aperta, nessuno degli inquilini ha risposto all'appello della ragazza. in quell'androne la troverà, morta, un giovane poliziotto, uno che viene da un quartiere che sembra appartenere a un altro mondo, nella periferia orientale della città. è la prima volta che vede un cadavere - e quella ragazza potrebbe avere la sua età. nel vuoto sospeso di una napoli dove chi può permetterselo è partito per le vacanze, e chi non può aspetta ferragosto per andare a passare una giornata a ischia o a procida, il giovane poliziotto si intestardisce a chiedersi chi era quella sua coetanea che sembrava così normale, chi ha potuto ammazzarla, e perché. interrogherà i vicini, rintraccerà gli uomini che l'hanno amata. scoprire la verità (tanto imprevedibile quanto inquietante) lo indurrà a guardare con meno candore, e a giudicare con meno benevolenza, quella parte della città i cui abitanti, pur non essendo né camorristi né spacciatori né tossici - ma liberi professionisti, intellettuali, "gente perbene", insomma -, hanno anch'essi i loro ignobili segreti, le loro viltà nascoste.
DIECI (VINCITORE DEL PREMIO BAGUTTA 2008)
Genere: RACCONTI - NOVELLE
Formato: DAISY/CASSETTA
Livello di lettura: PRIMO LIVELLO
Risguardo di copertina
vanessa che "quando si mette le calze nere e la gonna corta di pelle pare proprio 'na femmina"; il ragazzino tredicenne che uccide la madre "perché qualcuno doveva farlo", perché "ci sta un limite a tutto"; la ragazza che può raccontare solo a un gatto di nome mondezza cosa significhi abortire il figlio che suo padre le ha messo in pancia; il piccolo malavitoso costretto ad abbassare gli occhi davanti a un anziano pensionato pacatamente deciso a non abbassare i suoi; il ragazzo detto reibàn che nel corso di una notte balorda in compagnia dei suoi amici panzarotto e rolèx ruba la macchina sbagliata (è la macchina di un boss) e si trova a dover uccidere per salvare la pelle: sono solo alcuni dei personaggi che il lettore incontrerà in questi dieci racconti, dieci come i comandamenti, e a questi intitolati. un'immagine radicalmente nuova di napoli.
LA FORMA DEI SOGNI
Genere: ROMANZO POLIZIESCO
Formato: DAISY
Livello di lettura: PRIMO LIVELLO
Risguardo di copertina
una telefonata anonima raccomanda di tenere d'occhio tale annamaria di spigno, una popolana che vive nei quartieri spagnoli di napoli. la cosa strana è che a fare la telefonata è stata con tutta probabilità una donna della zona bene della città, e questo induce il commissario santagata ad approfondire la questione. intanto l'agente acanfora è alle prese con il suo amico d'infanzia ciro, che si è finalmente convinto a farsi ospitare in una comunità di recupero. ad un patto però: che acanfora gli mandi una lettera per ogni partita giocata dal napoli. acanfora, che di calcio capisce poco, pur di aiutare il suo amico, accetta, e comincia così a scrivergli inimitabili cronache delle partite e del clima sempre più eccitato che si respira in città per le imprese della squadra. santagata, intanto, scopre che la di spigno è una nota spacciatrice, ma quando con il suo fidato acanfora si accinge ad interrogarla, viene a sapere che la donna è deceduta. una morte sospetta, tanto più che le tradizionali consuetudini del lutto non sono state rispettate. inoltre la donna è stata cremata in tutta fretta, quasi a voler nascondere inopportune verità. santagata e acanfora cominciano così ad indagare, infilandosi in un labirinto di ipotesi che sembra indecifrabile, ma che pare collegare i vicoli dei quartieri alla ricca borghesia. seguire le indagini di santagata e acanfora vuol dire immergersi nell'essenza di una città unica nel suo genere. in primo luogo per la lingua aderente e straordinariamente espressiva usata dall'autore. in secondo luogo perché ogni angolo dai due protagonisti visitato, diviene di colpo vivo e palpitante, drammatico e divertente al tempo stesso. il tutto avvolto dallo sguardo acuto di acanfora, che racconta la storia in prima persona, arricchendola di continuo con particolari degni di un poeta.
MILLE GIORNI CHE NON VIENI
Genere: ROMANZO POLIZIESCO
Formato: DAISY
Livello di lettura: PRIMO LIVELLO
Risguardo di copertina
dopo sei anni di reclusione in un istituto di pena, a causa di lunga condanna per omicidio, antonio caruso una mattina viene inaspettatamente scarcerato. sembra che la vita voglia offrirgli una seconda occasione. ha solo 27 anni e la consapevolezza di aver commesso molti errori; ora quell'occasione vuole sfruttarla. vuole recuperare l'amore e la stima di maria luce, l'adorata moglie che l'ha lasciato non appena ha scoperto che lui aveva ammazzato un uomo. e poi c'è rachelina, la figlia di sette anni che antonio ha incontrato solo una volta. può bastare il desiderio di riconquistare una donna e l'affetto di una figlia che non si è visto crescere, a riscattare una vita sbagliata? o invece il destino di antonio è quello di perpetrare il male, perché nelle sue vene, come gli ha detto sprezzante il direttore del carcere, scorre solo sangue delinquente? il destino di antonio è quello degli eroi, spesso negativi, dei grandi romanzi noir, forse condannati alla sconfitta ma pronti sino alla fine a correre ogni rischio e a combattere qualunque battaglia. segnato da un personalissimo sentimento della giustizia, da una rabbia in cui convivono il bene e il male, mille giorni che non vieni è un romanzo teso fino all'ultimo respiro, dalle sorprendenti svolte narrative. è il ritratto di un personaggio che insegue se stesso in un labirinto da cui è possibile uscire, ma solo per trovarsi nuovamente al punto di partenza. la tensione che segna ogni pagina non abbandona il lettore neanche a libro finito. longo mantiene per tutta la narrazione un sentimento puro che incanta, che fa a pugni con le scelte del suo personaggio dettate da quello stesso sentimento.