Risguardo di copertina
alberto manguel, raffinato scrittore e studioso nato a buenos aires, ci accompagna in un avventuroso viaggio nel cuore della lettura. dalla bibbia alle pagine web le parole, vergate su pergamena o lanciate in rete, ereditate dai classici e riecheggiate dai traduttori, non smettono di ricordarci che siamo la somma di saperi stratificati, di esperienze vissute e condivise da singoli individui e da popoli diversi in epoche diverse.
Risguardo di copertina
quella che racconta alberto manguel non è la storia della lettura, ma è, appunto, una storia della lettura: soggettiva e unica, e proprio per questo di tutti. infatti, alla dissertazione letteraria, manguel aggiunge annotazioni personali, passi autobiografici, aneddoti che dissacrano la letteratura in quanto scienza e che invece sanciscono la superiorità della lettura e, soprattutto, dei lettori. così, dopo aver chiamato in causa autori come plinio, dante, cervantes. victor hugo, rabelais e borges, manguel parla della forma del libro, dei libri proibiti, del valore delle prime pagine, di cosa vuol dire leggere in pubblico e, al contrario, dentro la propria testa, e ancora, del potere del lettore, della sua capacità di trasformare e dare vita al libro, quanto e forse più dell'autore stesso, della follia dei librai e del fuoco sacro che divora ogni vero appassionato di storie.