Risguardo di copertina
circola, nei versi di questo libro, una morbida dolcezza concreta, un senso degli affetti nella loro realtà anche domestica che tiene avvinto il lettore. è la memoria che contribuisce, con le sue immagini tenui, a dipingere affabilmente scenari e figure, volti e situazioni semplici, sempre a un passo dalla vaghezza del sogno. ma la fantasia produce anche altre visioni, altre presenze, da marilyn a senghor, da cervantes a picasso, da pecos bill a jackson pollock, e una grande varietà di paesaggi e luoghi. poi, dopo aver perlustrato con la generosità del sentimento una vastissima geografia affettiva, tonino milite passa a una prosa poetica che gli permette ulteriori scandagli, secondo ritmi nuovi, meno incalzanti e più distesi, fino all'ampiezza di veri e propri racconti, dove, tra gli altri personaggi, possiamo incontrare rubens o van gogh. eppure milite sente anche il bisogno di una sintesi ulteriore, dell'asciuttezza antiretorica di annotazioni sapienziali che concludono questa raccolta antologica: con energia espressiva, ma sempre nel buon gusto di una proposta lirica condotta "a bassa voce".