Risguardo di copertina
immaginare una «controfilosofia» dell’educazione e riscrivere i fondamenti pedagogici della nostra civiltà è la condizione essenziale di ogni reale possibilità di cambiamento. in questa direzione – quella di un’utopia libertaria e radicale, posta sotto il segno del desiderio e del piacere – si muovono i tre «cattivi maestri» raccontati in questo volume. la denuncia delle logiche disumanizzanti della scuola e del lavoro contrapposte al valore rivoluzionario dell’infanzia in raoul vaneigem; il ripensamento radicale dell’educazione e della morale sessuale negli studi di rené schérer; l’insurrezione fluida e la rilettura della tradizione ermetica nel «terrorismo poetico» di hakim bey: sono i percorsi di trasformazione radicale di tre autori in piena attività, ma conosciuti in italia soprattutto per la loro partecipazione alle rivolte degli anni sessanta e settanta. nel panorama inaridito di una pedagogia sempre più sottilmente repressiva, paolo mottana propone di tornare a leggerli non come fenomeni, già storicizzabili, di una filosofia marginale, ma come forza viva e in azione, e proprio per questo osteggiata.