Risguardo di copertina
affrontare in maniera critica il concetto di modernità può essere un modo di decostruire entrambe le narrazioni senza privilegiare l\'una o l\'altra. bisogna fare i conti, se non addirittura lottare, con due versioni radicalmente diverse della storia del paese profondamente radicate nella mente della maggior parte di chi lo abita. intendo le due storiografie nazionali contrapposte, israeliana e palestinese, che si esprimono ovviamente meglio in libri distinti. qui sono invece riunite in un unico libro, per essere talvolta respinte per le loro pretese inaccettabili e criticate per il carattere etnocentrico ed elitario, ma anche per essere accolte con rispetto per l\'epicità che le contraddistingue.posizionata come un ponte fra tre continenti, la palestina è stata oggetto dell\'interesse di tutte le potenze internazionali fin dall\'ottocento: dagli ottomani all\'impero inglese, ai sionisti europei, alle superpotenze del dopoguerra. nel corso del novecento il suo territorio - e gerusalemme, città santa a tre religioni - ha finito col diventare la casa di due popoli, che hanno talvolta saputo collaborare, ma che piu spesso hanno subito le conseguenze della politica aggressiva dei militari e di chi deteneva saldamente il potere. in questo libro ilan pappe racconta la storia della palestina, una terra per due popoli. è un racconto forte, che \"cerca di affiancare le narrazioni degli sfruttatori e degli sfruttati, degli invasori e di chi è invaso, degli oppressori e degli oppressi\". un libro accurato, basato su documenti scritti in ebraico, arabo e nelle lingue europee, che ha creato un dibattito internazionale infuocato sull\'interpretazione del nodo piú vulnerabile della politica mondiale.